the era of piracy ~

« Like an Ocean, we rise again.»
▌▌ ■ 歓迎 海賊版
Benvenuti a bordo, ciurmaglia! Qui vi scrivono le due capitane della nave, Bibi e Sheena. Se siete qui è perché c'è qualcosa nella pirateria che vi affascina, dai jolly roger che incutevano terrore alle leggendarie imprese di cui i pirati si fecero protagonisti! O magari amate le leggende nascoste dietro ai grandi tesori pirata? O ... forse siete qui solo per il rhum.. é.è? In ognuno di questi casi, siete i benvenuti a bordo! Siete pronti all'avventura?
La vita a bordo di una nave pirata era piena di contrasti, e sulle navi non mancava mai il lavoro per l'equipaggio impegnato in una costante manutenzione della nave. Le regole che l'equipaggio doveva rispettare erano poche ma molto dure:
—Ognuno ha il diritto di voto, a provviste fresche e alla razione di liquore;
—Nessuno deve giocare a carte o a dadi per denaro;
—Le candele devono essere spente alle otto;
—Tenere sempre le proprie armi pronte e pulite;
—Ognuno deve lavare la propria biancheria;
—Donne e fanciulle non possono salire a bordo;
—Chi diserta in battaglia viene punito con la morte o con l'abbandono in mare aperto.
I pirati prendevano le loro decisioni in maniera collettiva. Non esisteva un leader assoluto; il comandante veniva eletto da tutta la ciurma riunita (dall'ultimo mozzo al timoniere) per effettuare le scelte relative alla conduzione della nave. Il bottino veniva diviso in quote uguali assegnando in certi casi due quote al comandante. I pirati, commettendo attività illecite, si riunivano in basi. La base dei pirati più famosa fu un'isola a forma di tartaruga detta appunto la Tortuga, che si trova nei pressi dell'isola di Hispaniola.
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Quote → Perché nessuno possa dimenticare di quanto sarebbe bello se, per ogni mare che ci aspetta, ci fosse un fiume, per noi. E qualcuno - un padre, un amore, qualcuno - capace di prenderci per mano e di trovare quel fiume - immaginarlo, inventarlo - e sulla sua corrente posarci, con la leggerezza di una sola parola, addio. Questo, davvero, sarebbe meraviglioso. Sarebbe dolce, la vita, qualunque vita. E le cose non farebbero male, ma si avvicinerebbero portate dalla corrente, si potrebbe prima sfiorarle e poi toccarle e solo alla fine farsi toccare. Farsi ferire, anche. Morirne. Non importa. Ma tutto sarebbe, finalmente umano. Basterebbe la fantasia di qualcuno - un padre, un amore, qualcuno. Lui saprebbe inventarla una strada, qui, in mezzo a questo silenzio, in questa terra che non vuole parlare. Strada clemente, e bella. Una strada da qui al mare.
Alessandro Baricco - Oceano mare
 


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